PIERO TACHIS
PIERO TACHIS
Piero Tachis, nasce a Poirino nel 1953, l’11 Agosto da genitori Margherita e Domenico, entrambi contadini essendo il paese della campagna torinese prettamente dedito all’agricoltura.
Il grande pittore poerinese Paolo Gaidano 1861-1916 influenza fino dai primi anni il desiderio incondizionato di confrontarsi con i colori. Frequenta i primi anni di Accademia Albertina di Torino, ma i costi elevati per la famiglia che si era nei tempi trasformata dalla nascita si un fratello e una sorella, lo costringono senza comunque rammarico ad abbandonare la formazione. Il suo percorso diventa autodidatta, ma attinge con avidità da pittori, da musei e dalla continua ricerca dell’iper_realtà, i sui soggetti affrontano spesso violente situazioni di momenti di vita attuali di etnie africane.Non esiste nella sua ricerca l’inutilità dei soggetti, ne alcuna superficialità pittorica, ogni lavoro esprime e trasmette una realtà spesso sconosciuta o rifiutata dal mondo occidentale. Mostre personali esposizioni e premi contornano il suo percorso. Vive e lavora ad Asti.
UNO SGUARDO SUL MONDO CON PENNELLO E TAVOLOZZA
La gioia di vivere in antitesi con la sofferenza, il realismo reso a pittura, evidenziato da colori forti e decisi, lasciano da subito trasparire l’epicentro del quadro: questa è l’essenza delle tele di Piero Tachis.
Tachis descrive paesi lontani e grazie ai suoi dipinti possiamo viaggiare con la mente dai meandri dell’Africa nera alla solitudine di paesaggi innevati, dal Sud America alle sinuose onde marine.
Molto spesso compaiono l’uno accanto all’altra madre e figlio e ci fanno pensare alla gioia della vita unita però alle difficoltà dell’esistenza, che traspare tutta dagli occhi dei protagonisti.
La donna spesso è il fulcro delle tele dell’artista e colpisce nella sua naturalezza e veridicità: nei tratti del viso e nelle espressioni solitamente crude e severe è paradossalmente facile ritrovare serenità e pace.
A fare da sfondo ai soggetti di Tachis, ci sono sempre colori forti e decisi, con preponderanza del rosso quasi ad indicare ed a mettere l’accento sulle situazioni rappresentate, spesso di vita reale.
Nelle tele dell’artista astigiano compaiono spesso animali feroci: leoni e tigri non assumono però mai i connotati della violenza e dell’aggressività, ma vengono ritratti in gesti quotidiani della vita nel branco quasi a dimostrare la loro umanità.
Dipinti tanto reali ed espressivi da far pensare ad una fotografia del nostro tempo, questa è l’essenza dell’artista e dell’uomo sensibile ma allo stesso tempo forte e carismatico, Piero Tachis.
(Elisa Alfonsi)