Ossimoro Art Gallery centro espositivo permanente dell’associazione culturale ossimoro, organizza la mostra personale di arte contemporanea dell’artista Ermanno Mantelli dal titolo:
 
Cromatico Movimento “POEMICO”

La divina Commedia, l’Iliade, l’Odissea ed altro ancora, descritte in una serie di tele che formano installazioni di grande formato a parete.

Rappresentazione di idee e sensazioni attraverso nuove strade di espressione formalmente contemporanee, derivanti da considerazioni, sviluppi ed innovazioni dell'andamento del pensiero dell’artista Ermanno Mantelli.

L'esposizione riguarda avvenimenti significativi della tradizione tramandataci nel corso di oltre venti secoli attraverso poemi pagani, cristiani e vangeli, che danno consapevolezza di sé, insegnando che dopo una sconfitta può esserci la più raggiante delle vittorie, insegnando a perdersi per ritrovarsi, ad amare allo stremo delle forze e a fare un'esegesi della propria coscienza e della propria psiche con onestà e lucidità.

Inaugurazione sabato 5 febbraio dalle 16,00 alle 20,00
Mostra personale di arte visiva dal 7 – 11 febbraio 2022
Mostra visitabile dal lunedì al venerdì dalle 15,00 alle 19,00

Presso Ossimoro Art Gallery Via Carlo Ignazio Giulio 6 10122 Torino­­­­
Ingresso gratuito consentito solo con mascherina e Green Pass Rafforzato.

  
Direttore artistico Curatrice: Cinzia Sauli
Durante la serata inaugurale presentazione della critica e storica dell’arte Margaret Sgarra.

NOTA BIOGRAFICA

Artista, nasce a Torino nel 1931.
Appassionato di disegno fin da bambino, a diciassette anni frequenta l'atelier del famoso pittore Torinese STROPPA ed è legato agli insegnamenti del medesimo per circa tre anni.
Dal 1950 inizia una muova attività di DESIGNER presso lo studio del noto Architetto Norberto VAIRANO di Torino.
L'inizio della professione di Geometra nel 1952 e durata per quaranta anni ne sospende l’attività pittorica attiva.
Nel 1994 accantonato l'impegno professionale.
Riprende con entusiasmo una intensa attività artistica attuando una RICERCA nella CONTEMPORANEITA' sperimentando nuove tecniche e concetti.
Nel 2009 il viaggio della sua ricerca approda ad una rappresentazione figurativa-astratta in cui la linea, il punto ed il reticolo costituiscono i segni basilari ed il colore si propone come dissociazione cromatica e divisionista. Si pongono i concetti in cui il segno ossessionante diventa forma che unita al cromatismo dà vita al movimento.
Dal 1994 al 2016 ha allestito e partecipato, in Piemonte e Liguria, a trenta personali e decine di collettive.
Ha allestito decine di mostre personali in provincia di Torino e di Savona.

Chiave di lettura e motivazioni della mostra

“Nella produzione dell'Odissea e della Divina Commedia ripropongo il mio “Lineismo” già sperimentato da anni, in acrilico. Attuo un capovolgimento esecutivo che porta il fondo in superficie e viceversa ottenendo un effetto “piastra”.

La motivazione, dell'argomento trattato è la sintesi narrativa nel rifiuto dei luoghi comuni.
È proprio la negazione di questi luoghi comuni a imporre una rielaborazione interiore e quindi personale di quella che può essere la visione fotografica. Occorre quindi un aiuto per fissare queste immagini senza travisarne il valore.
La tecnica usata viene in aiuto come sostegno innovativo alla trasformazione della visione da reale ad irreale.”  (Ermanno Mantelli)

 

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locandina


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PRESENTAZIONE CRITICA DI MARGARET SGARRA


Cromatico Movimento “Poemico” è il titolo della mostra personale dedicata a Ermanno Mantelli realizzata presso Ossimoro Art Gallery. Il titolo dell’esposizione sintetizza perfettamente l’insieme degli elementi caratterizzanti della poetica dell’artista: la forza espressiva del colore, il movimento delle forme e il rimando al poema Il segno unito al cromatismo crea il movimento. Le opere che costituiscono il percorso espositivo riguardano la Divina Commedia, l’Iliade, l’Odissea ma sono presenti anche riferimenti religiosi. La ricerca artistica di Mantelli indaga l’interazione che si stabilisce tra la figura principale della composizione e il suo ambiente di riferimento. Le tecniche maggiormente utilizzate nel suo lavoro sono: l’acrilico su tela e il pastello. Dal punto di vista stilistico, il modus operandi dell’artista vede come protagonista la linea, il tratto grafico è breve, preciso ed ha una dinamica quasi ossessiva nell’atto di riempire lo spazio che ricorda l’Horror vacui. A questo proposito l’artista stesso parla di “lineismo”. Nelle raffigurazioni è possibile notare anche la presenza della parola scritta, tratta dai poemi che l’artista omaggia. Per quanto riguarda l’utilizzo del colore: alle campiture monocromatiche, si accostano forme decorate minuziosamente. L’utilizzo del colore riprende in parte il Divisionismo seppur con dei rimandi alle tecniche utilizzate dai Fauves e da Paul Gauguin. In comune con il modo di procedere di Gauguin abbiamo lo stile sintetista. Lo spazio viene spesso rappresentato in maniera bidimensionale. I tratti fisici delle sue figure, ad esempio dei volti, risultano invece solo abbozzati, come se l’artista avesse ricercato una sintesi visiva e avesse tolto il superfluo. Ecco che alcune opere, se analizzate nella loro totalità, portano ad un contrasto percettivo delle tecniche grafiche utilizzate. L’attenzione al disegno è evidente così come la complessità narrativa evocata. Le opere possono essere lette singolarmente come se fossero delle singole scene di un racconto più ampio, ma insieme danno vita ad un’installazione a parete, una sorta di narrazione visiva in cui vicende, eventi e personaggi si susseguono in maniera lineare. Il percorso espositivo inizia con l’opera Divina Commedia, l’artista rappresenta il poema Dantesco in un’installazione pittorica costituita da 6 tele realizzate con colore acrilico. Dal basso verso l’alto vengono rappresentati l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. L’utilizzo del colore crea una stratificazione concettuale, a partire dalla rappresentazione dell’Inferno dove sono presenti sensazioni violente, in un alternarsi di rosso e viola. Nella parte centrale troviamo il Purgatorio che viene rappresentato attraverso il giallo, l’ocra e l’arancione. Infine, troviamo il Paradiso che si caratterizza per tonalità bluastre che rimandano alla spiritualità, alla beatitudine e alla pace. L’opera realizzata da Mantelli è una rappresentazione di sintesi dei vari canti che compongono il poema: per leggere l’opera nella sua totalità e complessità, è necessario che il fruitore ci metta un impegno personale.


Nel caso dellOdissea, il pittore racconta in 4 tele 10 anni di eventi contenuti nel poema di Omero, attraverso la rappresentazione dei suoi protagonisti con particolare riferimento della figura di Odisseo (o Ulisse), il mare e il vento. Nell’Odissea, si narrano le vicende dell’eroe a seguito della guerra di Troia mentre è di ritorno verso Itaca, l’isola natia di cui è re. Odisseo, in questo viaggio durato 10 anni, si trova a fronteggiare una serie di ostacoli ma riuscirà a tornare a casa e riportare la pace. Ad accompagnare il protagonista in questo percorso troviamo una serie di personaggi: maghi, ninfee, giganti, re e regine costellano il racconto visivo. Gli eventi vengono rappresentati ad incastro e l’ambientazione si sviluppa attraverso un tratteggio grafico in bianco e il nero affiancato da alcuni dettagli di colori più accesi come il blu e il rosso. In questo specifico caso, Mantelli effettua quello che definisce “effetto piastra”: un capovolgimento spaziale in cui il rapporto tra la figura principale e lo spazio di riferimento viene ribaltato facendo emergere maggiormente lo sfondo.
L’installazione Iliade è una narrazione a parete costituita da 23 tele che racconta gli episodi della conquista della Città di Troia da parte degli Achei. Dal punto di vista tecnico, convivono i pastelli ad olio e i colori acrilici e la figura umana è sempre abbozzata. La linea di contorno utilizzata nelle figure e nelle architetture è bianca o gialla mentre lo sfondo tende ad essere di cromatismi più tetri.
Il tema della religione viene analizzato in tre opere differenti: Ai piedi della croce, Crocifissione e Annunciazione.
Per quanto riguarda l’opera Ai piedi della croce, l’artista dedica il suo lavoro alla figura di Gesù crocifisso, attraverso 4 tele realizzate con colori acrilici. Il rimando artistico più immediato è quello de Il Cristo Giallo di Paul Gauguin, entrambi realizzano una figura essenziale con forme semplici. Tuttavia, a differenza del Cristo Giallo, Mantelli realizza un Cristo bianco e sposta il colore giallo nel grano. I colori sono simbolici e complementari creando così un contrasto visivo tra cielo e terra, tra divino e terrestre all’interno della stessa opera. I colori tuttavia sono simbolici. Ai piedi della croce troviamo le cosiddette tre Marie: Maria madre di Gesù, Maria Maddalena e Maria di Cleofa e alcuni discepoli. Anche in questo caso le figure appaiono bidimensionali, si dà maggiore importanza all’aspetto concettuale e all’insieme piuttosto che all’analisi delle singole figure e delle loro caratterizzazioni.
in merito invece alle opere Crocifissione e Annunciazione, abbiamo un maggiore astrattismo, l’ambientazione è quasi onirica e i colori appaiono maggiormente sfumati rispetto alle precedenti opere.
Quello di Mantelli è un viaggio a ritroso dove tradizione, letteratura e religione si mescolano per dare voce alla forza interiore dell’individuo. In questa chiave di lettura, l’essere umano diviene un eroe capace di trasformare le difficoltà in vittorie.

Margaret Sgarra