
La Torre della Filanda con il patrocinio gratuito della Regione Piemonte e della città di Rivoli, ospita: “OVALI”, la nuova mostra personale di Antonio Acuc, artista torinese di origine francese, noto per la sua pittura materica e visionaria, capace di intrecciare memoria, immaginazione e sperimentazione.
La mostra riunisce una serie di opere accomunate dalla forma ovale, scelta non solo come richiamo alla tradizione ritrattistica e domestica, ma come dispositivo simbolico e concettuale. L’ovale diventa membrana che accoglie storie, affetti e genealogie frammentate, per poi aprirle a un linguaggio contemporaneo.
Acuc lavora su supporti costruiti come veri e propri palinsesti materici: strati di colore, si alternano a inserti tattili come merletti, tessuti, carte, frammenti fotografici. Le immagini familiari emergono e affondano nei pigmenti, non come reliquie intoccabili, ma come tracce archeologiche rielaborate dalla pittura. Il gesto pittorico diventa protezione e metamorfosi, trasformando ciò che era memoria privata in esperienza visiva collettiva.
La tavolozza è vibrante: toni caldi e terrosi si incontrano con improvvise esplosioni di verdi accesi, blu profondi, rossi intensi e gialli luminosi. Così la memoria non è mai nostalgia, ma energia vitale che dialoga con il presente.
Già scelto dal regista Giuliano Montaldo per collaborare al film: “L’industriale”, Antonio Acuc continua con OVALI la sua esplorazione del ricordo come materia viva e della capacità dell’arte di trasformare ciò che è passato in nuove storie visive.
Opening: venerdì 14 novembre 2025 dalle 18.00 alle 20.00
Durante la serata presentazione a cura
della curatrice Cinzia Sauli
Sede: Torre della Filanda, Via al Castello 8 — Rivoli (TO)
Date mostra: 15 – 30 novembre 2025
Apertura al pubblico:
venerdì, sabato e domenica | ore 15.00 – 19.00
Ingresso libero gratuito



LUOGO DELLA MOSTRA
La Torre della Filanda: Un Viaggio tra Storia e Contemporaneità
Nel cuore del centro storico di Rivoli, lungo la suggestiva Via Piol, si erge la Torre della Filanda, un luogo che racconta storie di un passato intriso di fascino, mantenendo vive le sue radici storiche mentre accoglie il presente con raffinatezza. Ogni angolo di questa straordinaria dimora sembra un palcoscenico pronto ad accogliere eventi speciali, unendo l’eleganza del passato alle comodità del presente. Salendo per Via Piol, con i suoi ciottoli che conducono dolcemente al Castello di Rivoli, oggi prestigioso museo di arte contemporanea, ci si trova immersi in un’atmosfera che fonde tradizione e cultura in un abbraccio senza tempo.
All’ingresso della Torre, una targa testimonia la sua rilevanza storica e culturale, invitandoci a varcare la soglia di un luogo dove ogni stanza sussurra storie e dove la creatività trova il suo spazio ideale. La Torre della Filanda è più di un luogo: è un’esperienza che parla di memoria, arte e connessioni profonde.
Un tesoro nascosto pronto a ospitare la prossima narrazione artistica.

Biografia di Antonio Acuc
Nato a Nîmes, in Provenza, Antonio Acuc si forma artisticamente a Torino, frequentando il Liceo Artistico “Cottini” e successivamente l’Accademia di Belle Arti.
Il suo lavoro, istintivo e libero, affonda le radici nei movimenti storici del Novecento, dalle Avanguardie al Nouveau Réalisme, rielaborati con una sensibilità personale che combina pittura materica, assemblage e uso di materiali non convenzionali.
L’inserimento nel piano pittorico di oggetti e frammenti quotidiani: stoffe, pizzi, vecchie fotografie, pigmenti e carte vissute, richiama, pur mantenendo un linguaggio autonomo, esperienze di maestri come Burri e Arman.
La sua ricerca è segnata da una tensione verso la sperimentazione: paesaggi urbani, vicoli, architetture e memorie personali si trasformano in superfici tridimensionali, dense di stratificazioni e suggestioni tattili.
La pittura di Acuc, pur espressionista nella gestualità, resta fortemente controllata nella composizione e nell’uso del colore, frutto di un rigoroso percorso accademico. Le sue tele — spesso di grande formato — diventano spazi aperti dove luce e materia si incontrano, generando immagini capaci di muoversi tra figurazione e astrazione, tra ricordo e immaginazione.


