Alessia Coda Zabetta



  • opera Alessia Coda Zabetta
  • opera Alessia Coda Zabetta
  • opera Alessia Coda Zabetta

Sin da piccolissima mi sono avvicinata all'arte in tutte le sue forme, coltivando questa mia passione nel corso degli anni.
Concluso il percorso presso il liceo artistico della mia città, Biella, dove ho avuto occasione di sviluppare in modo più approfondito le tecniche figurative, mi sono liberata di ciò che poteva essere limitante per poter ampliare la mia libertà d’espressione a un campo più vasto.
Mi interessa la contaminazione e la ricerca artistica e, per questo motivo, non mi piace definirmi in un canale espressivo specifico. Trovo più interessante la sovrapposizione di diverse forme espressive, che sono state parte della mia crescita artistica come la danza e la scrittura.
Nei miei lavori cerco sempre di trasmettere la parte più umana e personale del singolo, partendo da pensieri sviluppati in seguito alla mia esperienza personale affinché le persone che incontro possano interpretarli liberamente per condividere la loro esperienza.
Quando mi ritrovo davanti una persona, conosciuta o meno, mi piace pensare di poter rallentare il tempo per dare spazio alle sensazioni di fluire senza la frenesia del mondo quotidiano.


Collettive:
- "Dinamismo Monocromatico" Ossimoro Art Gallery, Torino (TO) 2022
- "Ossimoro 4.0. Ossimoro" Art Gallery, Torino (TO) 2022
- "Lux, Lucis: declinazione di luce" Pallanza (VB) 2022
- "Visioni PerSè" Ossimoro Art Gallery, Torino (TO) 2023

 



 

Fotografia Alessia Coda Zabetta

Poetica

"Viviamo in un mondo dove essere e apparire quasi sempre non coincidono.
Un mondo in continua evoluzione dove ci viene sempre chiesto di essere migliori rispetto al giorno prima: più belli, più intelligenti, più veloci, più attivi…
Corriamo contro il tempo e raggiungere quanto più traguardi possibili nel minor tempo diventa l'obiettivo.
Il singolo diventa allora una macchina e perde la parte umana. Ci viene insegnato che alla domanda "come stai?" si deve rispondere con "bene", tanto che poi diventa come un disco che si ripete ogni volta che sentiamo chiedercelo.
Ci viene insegnato che piangere è sbagliato e ci fa apparire deboli, oppure che prendersi del tempo per se stessi è solo una perdita di tempo a ciò che "veramente" conta.
Ci viene insegnato che il successo è avere soldi e una bella carriera.
Ci viene insegnato a chiedere a noi stessi sempre di più e non essere mai soddisfatti di ciò che si fa perché, intanto, "potevi fare meglio".

Ma ci siamo mai veramente fermati un secondo ad ascoltarci? Troppo spesso diamo per scontato che tutto sarà sempre come lo vediamo ora… Chiediamoci, invece, se siamo chi vogliamo essere o se siamo semplicemente diventati quelli che gli avvenimenti e le altre persone ci hanno fatto diventare.
Chiediamoci se siamo chi vogliamo essere o se siamo semplicemente diventati quelli che gli avvenimenti e le altre persone ci hanno fatto diventare.
Chiediamoci se vale davvero la pena di essere estranei a noi stessi in nome di quella coerenza che le convenzioni sociali ci impongono."

 



CONTATTI

Email: ossimoro.art@gmail.com