Alessandro Passarino



  • opera Alessandro Passarino
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BIOGRAFIA

Alessandro Passarino nasce nel 1960 tra le colline del Monferrato da famiglia contadina, che emigra in città con il boom economico. A Torino frequenterà il Liceo artistico e l’Accademia Albertina di belle arti. Alessandro ha talento ma è un foglio bianco per cui vive gli anni 70 assorbendo quell’aria post-sessantottina in una Torino ricca di stimoli culturali, subito viene attratto dalla classicità, influenzato da quel realismo magico di casoratiana memoria che ancora aleggiava in accademia attraverso gli insegnamenti dei suoi professori.
In seguito il suo lavoro di scenografo lo porterà a confrontarsi con personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura, sperimentando materiali e tecniche con competenze accumulate in quaranta anni.
In questo periodo studia attentamente i pittori classici, Tiziano, Giorgione, Caravaggio, Ingres senza dimenticare gli impressionisti e arriva a mettere a punto il suo stile pittorico.
La sua pittura non è iperrealista ma cerca di restituire la percezione del reale, non vuole imitare la fotografia infatti il tessuto pittorico è visibile all’ occhio, le pennellate di colore rendono vibranti i colpi di luce che determinano le forme e la materia.
I suoi soggetti primari sono i fiori, perché le sue radici culturali sono legate alla natura, alla terra. Egli abita in campagna attorniato da un giardino disseminato da centinaia di rose che ha collezionato negli anni e che sono le sue modelle.
I suoi quadri come degli ikebana sintetizzano l’immagine del paesaggio dove un vaso di vetro diventa uno specchio d’acqua che può riflettere il mondo circostante, dove l’immagine si frantuma o si sdoppia, i fiori diventano alberi, una scultura di giada diventa una statua evocando la struttura di un giardino fantastico.
Tutto è dominato dalla luce, che sia quella diretta del sole, o quella artificiale in studio, essa è la vera protagonista.

 

 

Esposizioni

  • Vestiti d’arte (Bassano del Grappa) 2017
  • Vestiti d’arte (Palazzo Abrizzi-Capello,Venezia) 2017
  • Biennale Internazionale d’arte del Mediterraneo (Palermo) 2017
  • Biennale Internazionale d’Arte contemporanea (Museo Francesco Gonzaga,Mantova) 2017
  • Premio Internazionale Berlino (Berlino) 2017
  • Premio Internazionale Arte Milano (Milano) 2017
  • International Price Novecento Bagheria (Palermo) 2017
  • Primo premio Internazionale Arte Palermo (Palermo) 2018
  • Non c’è bellezza senza mistero (Palazzo Graneri della Roccia, Torino) 2018
  • Marcinelle 262 Exsposition d’Art (Charleroy,Belgio) 2018
  • Bienal de Arte Barcelona (Barcellona, Spagna) 2019
  • Mostra personale (Municipio di Coniolo (Alessandria)) 2019
  • Fiori recisi Art Exhibition (Villa Marini-Rubelli, S.Zenone degli Ezzeliti (Treviso)) 2019
  • Fiori recisi Art Exhibition (Castelbuono (Palermo)) 2019
  • Premio eccellenza europea (Palermo) 2019
  • Non c’è bellezza senza mistero (Rocca Paolina, Perugia) 2020
  • Fiori recisi Art Exhibition (Palazzo Granafei-Nervegna, Brindisi) 2020
  • Art Movie (Castelbuono (Palermo)) 2020
  • Art Movie (Brindisi) 2020
  • Art Movie (Antica fornace Grazia,Deruta (Perugia)) 2020
  • Non c’è bellezza senza mistero (Antica fornace Grazia,Deruta (Perugia)) 2021
  • Non c’è bellezza senza mistero (Museo Archeologico, Brindisi) 2022

 

 

Alessandro Passarino

Alessandro Passarino

CRITICHE

Il fiore che celebra la vita
Una rosa, una peonia o un altro fiore eseguito dalla mano talentuosa di Alessandro Passarino, si rivela nella sua realtà poetica, e come icona di una religiosità immanente. Il recipiente in vetro è contenitore d’acqua dalla serena e naturale trasparenza, dove i gambi verdi dialogano fra loro su un sottofondo di adagio musicale.
La cultura pittorica di Alessandro Passarino proviene dagli insegnamenti dell’Accademia Albertina di Torino. Da questi preziosi apprendimenti si è fatto sedurre, e quindi, con l’indispensabile architettura preparatoria del suo disegno a matita, con i suoi suadenti e delicati passaggi cromatici, oggi è lui a sedurre l’osservatore. In un gioco magistrale di contrappunti, il biancore atonale è il primo atto del formarsi luminoso e sensuale del rosso o del viola o del giallo. La sua sapienza dona ricchezza e sostanza all’interpretazione ispirata delle arcane forme di Madre Natura.
Alessandro Passarino ha respirato in Accademia l’aria e la lezione di Felice Casorati, uno fra i più importanti maestri del ‘900 storico, e pittore del silenzio. Inoltre, indirettamente, parte della sua ispirazione rimanda alla poetica di Giorgio Morandi, che era maestro austero, meditativo e solitario, vivendo e lavorando poveramente in una stanza augusta, come un monaco. Morandi dipingeva solo nature morte, soprattutto bottiglie di inusitata corposità, rappresentando il silenzio metafisico tramite leggere variazioni cromatiche di diffusa malinconia.
Direi quindi, che Alessandro Passarino ci restituisce oggi il controcanto del tocco delicato di Morandi, dell’eleganza di Casorati e dei loro silenzi arcani. Le stesure precise e le vaghezze cromatiche dei suoi fiori, accompagnate ed esaltate dalle trasparenze luminescenti dell’acqua e del vetro, rappresentano un procedere espressivo che è specchio rivelatore della Bellezza. E ancora, e soprattutto, un soliloquio meditativo sulle armonie che la Natura e la Vita hanno composto per nutrire le nostre emozioni.
Paolo Levi

 

 

 

 

Alessandro Passarino ha, come è noto, una grande talento interdisciplinare. Riesce a esprimere raffinatezza in ogni suo costrutto, che affronta secondo le esigenze della committenza che glielo richiede. La sua operatività spazia dalla scenografia, alla scultura ed alla pittura, mostrando in ogni contesto esecutivo come la bellezza ed armonia siano gli imprescindibili canoni del suo linguaggio espressivo. Il disegno nel suo caso, è sempre opera chiusa e conclusa, e all’osservatore non deve interessare se si tratta o meno del progetto per un dipinto in fieri. Perché ogni sua esecuzione su carta è simile a un concerto da camera, eseguito con un unico strumento perfettamente intonato.
Alessandro Passarino è pittore figurativo assai talentuoso e di meticolosa esecutività che attualmente gode di grande successo della Bellezza assoluta. La sua arcana idealità è evocata dal senso di purezza che comunicano sia i suoi fiori, sia la trasparenza cristallina dei loro contenitori. Le sue composizioni sono di una bellezza tattile, capaci di rivelare la morbidezza di un petalo, la fragranza di una corolla, il suono gentile del vetro quando lo si tocca con la punta delle dita.
Paolo Levi

Un vero e proprio pittore della luce, Alessandro Passarino, un vero e proprio interprete dei colori e delle loro infinite trasformazioni. Nei suoi dipinti non vi è soltanto un chiaro intento iperrealista, ma vi è più che altro la sincera voglia di restituire all’astante delle immagini autentiche, la cui purezza si basi su un forte realismo immaginifico, motivo di tale intenso realismo. La delicatezza del suo tratto pittorico è incredibile ed ogni elemento sembra non avere peso nei suoi dipinti, sembra fluttuare in quella luce che si irradia ovunque. Dai ritratti, che ricordano la tradizione liberty nell’iconografia e nella forte componente decorativa che accompagna il nudo, alle nature morte dove quasi sempre sono i fiori ad essere protagonista, Alessandro Passarino ripercorre secoli di arte attingendo da fonti diverse e

 

 

 

 

riuscendo a trarre il meglio da ognuna di esse, elaborando infine, il suo stile personale.
La ricerca che conduce si affina sempre di più infatti, fino al momento in cui le sue idee e le emozioni che ne scaturiscono, trovano la loro corretta traduzione in immagine diventando poi una sua opera. Romantico nelle strutture cromatiche, illumina i suoi dipinti di una luce fresca, che lascia immaginare lievi brezze soffiare e spandere profumo d’estate e di fiori tutt’intorno.
Sandro Serradifalco

Le sue opere rispecchiano il gusto per la tradizione, l’artista infatti non si allontana mai dal linguaggio figurativo e lo fa con grande naturalezza, emotività e suggestione. Una grandiosità espressiva e tonale supportata da una naturale propensione al bello sia estetico che morale. Un talento che pone in evidenza un atteggiamento riflessivo, dove si coglie, senza esitazioni, la dimensione interiore dell’artista, che coinvolge emotivamente l’osservatore.
Paolo Levi

Identificare un sentimento attraverso un’immagine è quello che l’artista Alessandro Passarino fa in ogni sua opera; la connotazione immaginifica di un pensiero, di uno stato d’animo che prende vita attraverso delicate e a tratti romantiche campiture tonali, mostrando la capacità del maestro di avere un tocco pittorico vigoroso ma allo stesso tempo gentile. Talento espressivo e capacità tecniche si incontrano in lui, generando una produzione artistica completa dal punto di vista segnico e formale, e ponendo le basi per una nuova concezione di linguaggio artistico.

 



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Email: ossimoro.art@gmail.com